
IO, MAI NIENTE CON NESSUNO AVEVO FATTO
FONDAZIONE TEATRO DI NAPOLI/TEATRO BELLINI
STAGIONE ANACOLETI – Vercelli - Vercelli
Friday 12 March ore 21:00

uno spettacolo di Vuccirìa Teatro
drammaturgia e regia Joele Anastasi
con Joele Anastasi, Enrico Sortino, Federica Carruba Toscano
scene e costumi Giulio Villaggio
light designer Joele Anastasi
aiuto regia Nicole Calligaris
foto Dalila Romeo
video & graphic designer Giuseppe Cardaci
FONDAZIONE TEATRO DI NAPOLI/TEATRO BELLINI
Sicilia. Io, mai niente con nessuno avevo fatto è la storia di Giovanni, incarnazione dell’ingenuità e della passione allo stato puro, dell’innocenza che supera tutte le barriere della conoscenza e dell’ignoranza: un pezzo unico di anima che dice tutto quello che pensa, che crede a tutto quello che gli viene detto.
Giovanni è la forza e il coraggio di chi non riesce a vedere il mondo se non come uno spartito di note da danzare. L’istinto alla vita, alla sopravvivenza. Al di là della malattia. Al di là del male. L’universo in cui gravitano i tre personaggi di questa pièce è un universo popolare.
Uno scenario pieno di brutalità e d’istinto. Dove nulla è comandato dalla mente ma solo dall’impulso del corpo. Uomini che sono bestie, che sono angeli, che sono demoni. La violenza si scontra con l’ingenuità, in un mare di brutalità, dove Rosaria, cugina di Giovanni, è tutto per lui. Sorella, fidanzata, madre e figlia.
“Giovanni, il protagonista dell’opera, è un ingenuo, è la felicità, è una purezza che genera un contatto empatico con il pubblico che riconosce nel suo dramma, il dramma di ogni atto di tradimento. È la speranza che viene minata, è la luce che vuole essere chiusa a pressione dentro una scatola, è un ricordo che vuole essere dimenticato ma che esplode con immediatezza e genuinità con tutta la sua forza. In Io, mai niente con nessuno avevo fatto utilizziamo la Sicilia per raccontare il passato. Come fosse uno sguardo alle origini. E così viene fuori un universo cristallizzato e quasi mitico, reso mitico proprio da quegli stessi personaggi che urlano il loro disperato bisogno di ritagliarsi un posto nella (S)toria, di esistere a tutti i costi, di appartenere a sé stessi.”
Joele Anastasi